Recensione "Questo canto selvaggio"





Buonasera readers e buona domenica! ✨
Come avete passato il vostro weekend?
Io mi sono sentita davvero impegnata, psicologicamente ed emotivamente, nella lettura di “Questo canto selvaggio” edito dalla Giunti e scritto da Victoria Schwab.
Ho finito questo libro appena qualche ora fa e non solo sento già nostalgia dei protagonisti quanto della vicenda in sé ma l'ho già riposto nel mio scaffale dei preferiti.
Ma, prima di cadere nei sentimentalismi, passiamo alla scheda!👇



Titolo: Questo canto selvaggio
Autrice: Victoria Schwab
Casa Editrice: Giunti
Prezzo: 18.00

Protagonista indiscussa del romanzo è la città in cui tutte le azioni si svolgono: dopo numerosi conflitti ed attentati, la malvagità ed i peccati della popolazione di Verity City hanno iniziato a generare terribili mostri: i Corsai e i Malchai, costantemente affamati di carne umana, e gli indistruttibili e rarissimi Sunai i quali, attraverso la musica, possono incantare e nutrirsi delle anime di chi ha eseguito dei crimini efferati.
La città è stata quindi divisa in due zone: una zona Nord, dove una parvenza di sicurezza è stata assicurata dalla famiglia Harker, ed una a Sud, guidata dai Flynn, dove gli attentati e gli attacchi da parte dei mostri sono più frequenti e terribili.
Primo protagonista della vicenda narrata dalla Schwab è l'adorabile August Flynn. Nonostante possa sembrare un ragazzo come tanti, il giovane deve combattere giornalmente contro una terribile verità che rischia costantemente di travolgerlo: August, infatti, non è nato come gli altri bambini ma è semplicemente comparso dopo una terribile tragedia che ha sconvolto la comunità.
Lui è un Sunai ma è giovane, troppo giovane, per poter controllare il suo potere che al tempo stesso lo spaventa e lo affascina: adottato dalla famiglia Flynn insieme ad altri due Sunai, August sa che il suo potere può essere meraviglioso quanto letale ma vuole far qualcosa per cambiare la realtà, per non essere semplicemente ma per poter impedire al mondo di peggiorare ulteriormente.
A non accettare del tutto sé stessa è anche Kate Harker, erede della famiglia avversaria, che, dopo esser passata da una scuola all'altra, ha deciso di compiere un gesto molto al di sopra delle righe per ottenere le attenzioni del padre: lei vuole tornare a casa, dimostrare al genitore di essere forte e spietata tanto quanto lui e non debole quanto la madre, morta suicida molti anni prima.
I due non potrebbero essere più diversi eppure, nel profondo, sembrano essere gli unici ad accorgersi di quanto davvero mostruosa sia la realtà in cui sono costretti a vivere, nella costante attesa di una guerra imminente, nella paura delle creature omicide che agiscono senza alcun apparente controllo.
August vorrebbe far qualcosa per migliorare sé stesso e il mondo che lo circonda ed ecco che, finalmente, un'opportunità gli viene offerta proprio dalla sua famiglia: fingendosi un'altra persona, dovrà avvicinare Kate in modo da ottenere informazioni o anche solo la speranza di una tregua.
Ma qualcosa andrà storto e, tra dubbi e pericoli, i due si troveranno complici di un'avventura incalzante, febbrile, che vi lascerà incollati fino all'ultima pagina.
Questo è il primo libro che leggo della Schwab e devo ammettere di essere piacevolmente colpita. Ho apprezzato molto il suo stile fluido eppure descrittivo e coinvolgente.
Non lascia spazio alle banalità ma crea un mondo del tutto nuovo, un mondo mostruoso dove la consapevolezza di sé è l'unico appiglio per non lasciarsi cadere nell'oscurità più profonda.
L'autrice non si è imbarcata in inutili storie d'amore ma si è inoltrata in un viaggio d'introspezione in cui i personaggi, non solo i protagonisti, mutano ed evolvono progressivamente in base anche al rapporto che hanno con il mondo esterno.
Ho trovato davvero originale l'idea dei mostri: questi ultimi non nascono da strani esperimenti, non hanno origine da una visione religiosa, ma vivono semplicemente dentro di noi, come una seconda personalità pronta a sfuggire al nostro controllo. Ognuno ha dentro di sé un mostro ma sta a noi decidere se concederci ad esso o continuare a vivere come persone per bene.
Anche i personaggi, tutti diversi e ben caratterizzati, mi sono piaciuti: Kate è spigolosa, dalla lingua tagliente, una vera badass piena di spirito d'iniziativa e grinta; August è sensibile, riflessivo, ma al tempo stesso forte e dalla volontà di ferro.
I personaggi secondari, a loro volta, mi sono piaciuti tutti: i fratelli Flynn sono meravigliosi, in special mondo Ilsa, e anche se avevo diversi dubbi sul carattere di Leo alla fine l'ho molto apprezzato come presenza all'interno del libro; lo stesso è successo con il padre di Kate e con il Malchai che lo segue. Anche se avrei preferito più scene e più dialoghi nella famiglia Harker, capisco anche che, non essendocene troppe, ciò abbia reso il testo più fluido e lineare possibile.
Ho apprezzato molto anche la traduzione della Giunti.
Ero molto incuriosita dall'edizione in lingua originale ma alla fine la versione italiana non mi ha affatto delusa!
Ho letto il libro in tre giorni e ogni volta che mi fermavo sentivo la necessità sempre più forte di proseguire la lettura. Stava diventando un chiodo fisso nella mia mente!
Il messaggio lasciato dalla Schwab con il suo romanzo è davvero meraviglioso e rimarrà per sempre impresso nella mia mente e nel mio cuore: il suo, come ha detto anche Giada di @readingcansaveus, è un inno allo strano, al diverso. La scrittrice non si limita a definire il buono o il cattivo ma rigira le carte in tavola, confonde la bellezza con il mostruoso, il peccato con la virtù.
Eroi e mostri non contano in una realtà dove non è più chiaro chi è l'uno o l'altro.
Come nel mondo reale, quindi, “Questo canto selvaggio” è una dedica all'assurdo dove nessuno è uguale a ciò che gli altri credono che sia, e dove siamo noi, attraverso la nostra forza di volontà, a definire chi o cosa siamo.
Pur volendo, non sono riuscita a trovare neppure un difetto a questo meraviglioso romanzo che, come vi avevo già preannunciato, è finito subito nel mio scaffale dei preferiti.
È assolutamente una delle letture più belle del mio 2017! 
Ho deciso, senza l'alcun minimo indugio, di dare un voto più che alto a questa meraviglia: un rarissimo 5/5⭐, più meritate che mai!
Potrei stare a parlare per ore di questo romanzo ma non voglio farvi spoiler e spero che questa mia recensione vi abbia incuriosito abbastanza da farvi venire voglia di acquistarlo e leggerlo!
Non ho ancora trovato alcuna recensione negativa quindi mi farebbe piacere conoscere la vostra esperienza, positiva o negativa che sia, con “Questo canto selvaggio”.

Vi è piaciuto questo romanzo? Cosa vi aspettate dal seguito?
E, inoltre, cosa avete letto voi durante il weekend?

Spero che la recensione vi sia piaciuta e vi auguro una buona serata e delle felici letture! ❤


Commenti

Post più popolari